Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.
ULTIMI EVENTI
"L'emigrazione da Casalnuovo"
23 Marzo 2024 - Palazzo Salerno Lancellotti Ateneo, via XXV Luglio, 41 - Casalnuovo (NA) - ore 16,30
---------------------------------------------------------------------------------------------
"Intelligenza artificiale e giornalismo: sfide e opportunità"
26 Marzo 2024 - Sindacato Unitario dei Giornalisti - vico Monteleone, 12 - primo Piano - Napoli - ore 15,00
Temi e voci della poesia del Novecento
ISSN 2283-4281
Lingua: Italiano
Editore: Paolo Loffredo Iniziative Editoriali Srl
Descrizione
Temi e voci della poesia del Novecento
La complessa e multiforme esperienza poetica novecentesca, pur ampiamente inseguita da autorevoli voci critiche del tempo, lascia sempre lo spazio a nuovi e stimolanti interventi per evidenziare un diverso, seppure debole, segnale della sua ispirazione e del suo stretto legame con i giorni che hanno scandito la nostra esistenza. Nell’armonia delle voci, che hanno dato vita ad un rinnovato concerto poetico sia nelle forme sperimentate sia nei pensieri che hanno sorretto la scansione musicale del verso, il Novecento è stato un secolo di vasta espressione, che ha sempre trovato nel reale vissuto le radici di una rappresentazione tematica non solo italiana, ma anche europea. Seppure in parte proseguimento di tensioni poetiche ottocentesche, il secolo XX ha nella feconda via dello sperimentalismo poetico il proprio carattere distintivo, ma anche l’elemento più innovativo nel contesto europeo. «Il Novecento è stato un secolo fin troppo discontinuo, disorganico ed eversivo, perché potesse offrire quadri unitari di riferimento, sistemi normativi certi, condivisi e longevi». Proprio in questa sua frammentazione, in questa sua discontinuità, che sono segnali di fecondo lavoro, sta il valore di una poesia, che ha saputo aprirsi ad ampio raggio accogliendo i respiri delle diversità e le intelligenze proiettate a catturare non solo l’oggi, ma anche il domani di un uomo sempre più barcollante nel complesso registro della propria esistenza. Alcuni testimoni di questa stagione poetica, seppure aggrumata attorno ai consueti -ismi o arroccata su gigantesche esperienze poetiche di singoli voci o rappresentata da nuove prove di una versificazione dialettale, furono indagati da giovani critici, formatisi all’interno del Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II, in un convegno tenuto il 30 e 31 maggio 2016.
Autore
Raffaele Giglio è professore di Letteratura italiana all’Università Federico II; è direttore di «Critica Letteraria». La sua attività di ricerca è stata rivolta, oltre che a Dante, al Settecento (con studi su Salfi, Serio, De Fonseca) e all’Ottocento, interessandosi in particolare del rapporto tra letteratura e giornalismo e tra pittura e poesia. Ha curato, inoltre, opere di F. S. Salfi, di L. Serio, di V. Imbriani, di E. Scarfoglio, di M. Serao, di G. Fallani e di G. Siani. Ha diretto l’opera Napoli, città d’autore. Un racconto letterario da Boccaccio a Saviano (2008-2010).