Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.
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L’opus contra naturam di Montale
ISSN 2611-1470
Lingua: Italiano
Editore: Paolo Loffredo Editore Srl
Descrizione
Anteprima Libro
Recensione da "Blog di Poesia della RAI"
Recensione dal quotidiano "il Foglio"
Recensione dal quotidiano Avvenire pagina II Agorà
L’opus contra naturam di Montale
L’inizio del Qohélet parla dell’inizio e del ritorno all’inizio. Il sole sorge, tramonta e ritorna là dove rinasce; il vento va verso Sud e gira verso Nord; tutti i fiumi ritornano alla fonte, “revertuntur”. Questo è l’archetipo. Il codice originario, il logos, l’anima mundi, senza perdita nella dispersione. Il ritorno agli elementi primi, aria, acqua, fuoco, terra. Il tempo secondo la forma geroglifica del serpente uroboro, che si mangia la coda. I fiumi di Montale sono tempo fatto acqua, tempo che pensa se stesso, e ritorna al gorgo di prima del tempo.
E se non è il fiume, è l’anguilla che risale il corso. L’inversione corona l'immagine dell’invisibile che chiede una forma. Il Mio fiume di Ungaretti nelle due strofe iniziali si trapunta di una parola prima di giungere alla Parola: “ora”, ripetuta per sedici volte, qualcuna in maiuscolo. Marchio del tempo e imperativo assoluto. Nell’ultima strofa la Parola è adesso "Santo", sempre in maiuscolo.
La poesia ambisce consacrarsi nel tempo. Il fiume scorre dalla sua fonte che è un eterno domani, scriveva de Unamuno nel sonetto LXXXVIII. La dominante e la tonica altercano, eppure si cercano
senza superarsi nella morta gora di una sintesi. La parola si esaurisce nell’eco della Parola. Questa rovina è il contemptus mundi. L’attrazione dell’archetipo, il glorioso naufragio. Svanire è dunque la ventura delle venture…
Autore
Andrea Gareffi ha pubblicato: Il totale nella briciola. Montale critico letterario, in “Sincronie”, I, 1 (giugno 1997); La strofa circuita, e poi raggirata, in "Sincronie", III, 5 (gennaio-giugno 1999); Montale. La casa dei doganieri, Roma, Studium, 2000 (premio "Ossi di seppia" 2000; Premio Crotone 2000); Segno dell’occaso, scena del mondo, in Miscellanea di studi in onore di Claudio Varese, a c. di Giorgio Cerboni Baiardi, Manziana, Vecchiarelli, 2001; Montale, Dora Markus e La Casa dei doganieri, in AA. VV., Nel paese dei balocchi, a c. di Simona Carvelli, Manziana, Vecchiarelli, 2002; I ritmi della mente di Montale, in "Sincronie", VII (gennaio - giugno 2003), n. 13; Montale. La mosca, lui e i cani, in Proceedings Metaphysics 2009. 4th World Conference (Rome, November 5-7, 2009), edited by Paolo Zordan, David Murray, Robert Badillo, Montserrat Lafuente, Madrid, Fundación José Ortega y Gasset; Tra Luzi e Montale, botta e risposta, in “Poeti e Poesia”, n. 32, agosto 2014; Montale antinomico e metafisico, Firenze, Le Lettere, 2014.