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Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.

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DE SESTERTIO ET TALENTO - PORCELIO DE’ PANDONI


ISSN 2611 - 2795
ISBN 978 88 32193 91 6
lingua: Italiano, Inglese, Latino
Editore: Paolo Loffredo Editore Srl
Prezzo di vendita23,00 €
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Recensione da Bollettino di Studi Latini 2023

DE SESTERTIO ET TALENTO - PORCELIO DE’ PANDONI

Il De sestertio et talento di Porcelio de’ Pandoni è un’opera di straordinario interesse per la storia dell’antiquaria umanistica e rinascimentale. L’opuscolo, che getta luce su aspetti ancora poco conosciuti della vasta e variegata cultura dell’umanista, allo stato attuale della ricerca rappresenta il primo trattato di numismatica a noi noto. Sebbene la sua genesi presenti ancori molti punti oscuri, l’opera dovette essere ultimata a Milano: nell’epistola prefatoria, infatti, le dichiarazioni del Pandoni indicano nel potente segretario di Francesco Sforza, Cicco Simonetta, il committente dell’opera. In realtà, come ipotizza Andrew Burnett, è molto probabile che la lettera di dedica contenga dichiarazioni solo parzialmente veritiere e che il trattato, scritto a Roma (città nella quale il Pandoni si era formato e nel cui milieu culturale era perfettamente calato con stretti legami con la famiglia Colonna, ed in particolare con il Cardinale Prospero Colonna, noto mecenate con spiccati interessi nel campo dell’antiquaria), sia stato oggetto di un’operazione di riutilizzo, prassi tipica peraltro del Pandoni, attraverso una dedica che attribuiva al contesto milanese gli interessi, le curiosità, le sensibilità antiquarie e numismatiche che avevano alimentato la scrittura del breve trattato. Se ne offre qui, per la prima volta, un’edizione critica (per le cure di N. Rozza) corredata di ampio commento (per le cure di A. Burnett) e di duplice traduzione, in lingua italiana e inglese.

Autori

Andrew Burnett è stato vicedirettore del British Museum dal 2002 al 2013, ha iniziato la sua carriera al Museo nel 1974 nel dipartimento di Monete e Medaglie come Ricercatore Assistente. E’ stato vice custode nel 1990 e custode nel 1992. È stato Presidente della Royal Numismatic Society, della Società Romana e dell'Internazionale Commissione Numismatica. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la monetazione della Britannia romana; la prima monetazione romana del III secolo aC; moneta provinciale romana; e la storia della numismatica.

Nicoletta Rozza ha conseguito nel 2016 il titolo di Dottore di Ricerca in Filologia classica, cristiana e medioevale-umanistica, greca e latina presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Dal 2017 ha usufruito di un Assegno di Ricerca post-dottorale per lo studio del Liber abaci di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci, pubblicando nel 2019 l’edizione critica, con traduzione italiana e ampie note di commento, dell’epistola di dedica, del prologo e dei primi quattro capitoli dell’opera. Sempre nel 2019 ha vinto una borsa di studio per un soggiorno di ricerca presso la Royal Numismatic Society di Londra. Attualmente è ricercatrice in Letteratura latina medievale e umanistica presso l’Università Federico II di Napoli, dove conduce indagini di natura critico-testuale, filologica e letteraria su testi mediolatini di argomento scientifico e sulla poesia e la civiltà letteraria dell’Umanesimo a Napoli tra XV e XVI secolo.


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