Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.
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Nuove letture per Matilde Serao - Atti
ISSN :
Lingua : Italiano
Editore : Paolo Loffredo Editore Srl
Descrizione
Nuove letture per Matilde Serao - Atti
In questo volume si torna a riflettere, attraverso approcci non convenzionali, sulla complessità letteraria e linguistica dell’opera di Matilde Serao. Nel corso degli anni hanno prestato attenzione alla scrittrice molti studiosi di letteratura, in Italia e in Francia, e di storia della lingua italiana, a cui si sono affiancati storici del costume e del giornalismo e studiosi delle questioni di genere. Ma queste Nuove letture dimostrano che l’opera seraiana può ancora riservare sorprese: ne sono infatti emersi aspetti a tutt’oggi poco indagati e anche testi inediti o poco noti. Puntando sulla varietà interdisciplinare dei contributi, si sono utilmente sperimentate nuove prospettive d’analisi, si sono rivalutati criticamente nuclei tematici e modalità stilistiche, è stata messa in risalto una figura di scrittrice e d’intellettuale d’indubbia modernità sulla scena letteraria otto-novecentesca, anche nel confronto con le esperienze di altri autori e di altri Paesi. I contributi sono aggregati in quattro sezioni tematiche. In La poligrafa si presenta un ritratto della Serao attraverso le lettere (inedite) alla figlia, si prosegue dando rilievo ai suoi interventi sull’arte figurativa e alla sua poco nota scrittura per il cinema, si propone infine una lettura linguistica della celebre rubrica dei Mosconi per il «Corriere di Napoli». In Vie: Napoli e l’Europa i luoghi fisici della città descritti nelle pagine seraiane sono ripercorsi, anche per tracce linguistiche, nella prospettiva delle vicende dolorose, e dense di sintomi epocali, di una bambina e di una suora ai margini della modernità. Negli altri contributi s’interroga il rapporto fra le rotte creative della Serao e quelle di altri autori, in Europa e a Napoli: Balzac e Flaubert che, venuti prima di lei, poterono esserle modelli; Rea e La Capria che, venuti dopo, non poterono non fare i conti con la sua opera. Nella sezione Le tecniche e le poetiche uno studioso autorevole e tre giovani interpreti valorosi si cimentano in analisi accurate di testi narrativi seraiani condotte, questa volta, con gli strumenti della narralogia più aggiornata. Emerge la varietà e la duttilità di un laboratorio che seppe misurarsi con le innovazioni più fertili, sull’orizzonte europeo di fine secolo, della tecnica narrativa, riuscendo a soluzioni formali talora incerte e provvisorie ma comunque d’indubbia efficacia e originalità. Per finire, I luoghi della fede sono l’occasione per una duplice lettura, in chiave letteraria e linguistica, di Nel paese di Gesù e includono la preziosa attestazione della conversione al cattolicesimo dell’ortodossa Serao.