Classica…Mente – Atti dell’associazione di filosofia, lettere e arti - Year 4
Language: Italian
Publisher: Paolo Loffredo Editore Srl
Description
Classica…Mente. Atti dell’associazione di filosofia, lettere e arti - Anno 4
Anche quest’anno, l’attività di Classica…Mente, tra mille difficoltà, vede la pubblicazione degli Atti. Le problematicità legate all’evento pandemico sono state molteplici e, talvolta, insuperabili. Gli incontri si sono svolti on-line.
La modalità da remoto ha cercato di supplire alla mancanza degli incontri in presenza, sopperendo, quasi come un surrogato, al piacere di riscontrare in piccoli gesti e poche parole, dette in una manciata di secondi, all’umano bisogno di scambio relazionale...
Classica…Mente è un’associazione nata l’8 ottobre 2017. Rivolge la sua attenzione alla filosofia, alle lettere e alle arti. L’impostazione umanistica non esclude l’interesse verso le Scienze, perché afferiscono anch’esse al settore umanistico, coincidendo quest’ultimo con l’espressione del pensiero dell’uomo che si estrinseca anche nelle scienze e nella tecnica.
Classica…Mente si propone la diffusione e la valorizzazione della cultura, nel significato più vivo e intenso che questo termine ha inteso e intende esprimere, non ostante gli ultimi scadimenti di significato dovuti all’applicazione di questo lemma alle diverse accezioni sociali, antropologiche, storiche, politiche: si pensi alle locuzioni cultura di destra e cultura di sinistra.
La pretesa stessa di voler fare cultura e di voler diffondere cultura può sembrare certamente presuntuosa e smisurata rispetto a ciò che il significato originario di questa parola intendeva e che si è voluto riprendere. Spesso, infatti, rispetto a quanto il termine cultura intendeva esprimere e veicolare, tutti si sentivano intimiditi nell’umile considerazione della mole di informazioni, di alti pensieri di uomini eccelsi, di azioni stoiche, di complessità di intrecci filosofici o di analisi di concetti, talvolta di difficile decodificazione.
Ma, soprattutto, la pretesa di diffondere cultura attraverso un ristretto numero di persone potrebbe sembrare anacronistica e poco attinente alla realtà del nostro tempo, abituata a estensioni più disinvolte e a un conseguente concetto di cultura quale quotidianità di fatti, di mode, di tendenze. Potrebbe sembrare uno sforzo inutile e nostalgico e soprattutto lontano dalla globalizzazione della cultura stessa, distante dagli elevati numeri della divulgazione su cui può contare un quotidiano o dalla quantità
di ascoltatori che la radio può raggiungere o dai milioni di telespettatori che un programma tv può avvicinare o, peggio ancora, distanti anni luce dai numeri raggiungibili dai social net-work, inesorabili filtri di buona e di cattiva cultura.