Classica…Mente – Atti dell’associazione di filosofia, lettere e arti - Anno 3
ISSN :
Lingua : Italiano
Editore : Paolo Loffredo Editore Srl
Descrizione
Classica…Mente. Atti dell’associazione di filosofia, lettere e arti - Anno 3
E’ un volume particolare questo, che ricorderà a ognuno di noi, un momento storico, di cambiamento epocale, questa volta avvenuto non con la temperanza degli anni, del tempo, ma con la velocità di un istante, di poche parole che pronunciate hanno avviato una lunga quarantena. Questo lavoro ricorderà a noi tutti come siano cambiati, da un giorno all’altro, gli stili di vita, e come ancora cambieranno, in prospettiva della catastrofe economica paventata da illuminati economisti. Intanto, ancora fiduciosi e ottimisti, pensiamo a un’economia diversa, ma non drammatica, congetturando lo schizzo dei consumi, alla prossima imminente (lo auguriamo) riapertura. E, ancora, riflettiamo sulla paradossale situazione creatasi nella stessa considerazione delle Scienze. Abituati ad affidarci alle Scienze esatte, al potere della matematica, delle statistiche, degli algoritmi, stiamo, con nostro sgomento, assistendo allo smarrimento dei “grandi cervelli delle finanze”, sommersi e travolti da un crollo economico inimmaginabile. E di concerto, questo stesso volume, ricorderà l’impotenza della Medicina.
Classica…Mente è un’associazione nata l’8 ottobre 2017. Rivolge la sua attenzione alla filosofia, alle lettere e alle arti. L’impostazione umanistica non esclude l’interesse verso le Scienze, perché afferiscono anch’esse al settore umanistico, coincidendo quest’ultimo con l’espressione del pensiero dell’uomo che si estrinseca anche nelle scienze e nella tecnica.
Classica…Mente si propone la diffusione e la valorizzazione della cultura, nel significato più vivo e intenso che questo termine ha inteso e intende esprimere, non ostante gli ultimi scadimenti di significato dovuti all’applicazione di questo lemma alle diverse accezioni sociali, antropologiche, storiche, politiche: si pensi alle locuzioni cultura di destra e cultura di sinistra.
La pretesa stessa di voler fare cultura e di voler diffondere cultura può sembrare certamente presuntuosa e smisurata rispetto a ciò che il significato originario di questa parola intendeva e che si è voluto riprendere. Spesso, infatti, rispetto a quanto il termine cultura intendeva esprimere e veicolare, tutti si sentivano intimiditi nell’umile considerazione della mole di informazioni, di alti pensieri di uomini eccelsi, di azioni stoiche, di complessità di intrecci filosofici o di analisi di concetti, talvolta di difficile decodificazione.
Ma, soprattutto, la pretesa di diffondere cultura attraverso un ristretto numero di persone potrebbe sembrare anacronistica e poco attinente alla realtà del nostro tempo, abituata a estensioni più disinvolte e a un conseguente concetto di cultura quale quotidianità di fatti, di mode, di tendenze. Potrebbe sembrare uno sforzo inutile e nostalgico e soprattutto lontano dalla globalizzazione della cultura stessa, distante dagli elevati numeri della divulgazione su cui può contare un quotidiano o dalla quantità
di ascoltatori che la radio può raggiungere o dai milioni di telespettatori che un programma tv può avvicinare o, peggio ancora, distanti anni luce dai numeri raggiungibili dai social net-work, inesorabili filtri di buona e di cattiva cultura.