Processi e competenza di lettura: dalla grammatica alla linguistica testuale nella scuola
ISSN :
Lingua : Italiano
Editore : Paolo Loffredo Iniziative Editoriali Srl
Descrizione
Processi e competenza di lettura: dalla grammatica alla linguistica testuale nella scuola
L’impianto dell’insegnamento dell’italiano a scuola è stato segnato da eventi che ne hanno condizionato la storia: oltre ai cambiamenti pianificati e attuati attraverso le leggi e i regolamenti che hanno più volte ripensato il curriculum e gli obiettivi della disciplina e hanno inciso sulla formazione e sul reclutamento dei docenti, vi sono stati altri mutamenti che la scuola ha favorito e alla quale si è adeguata. Uno di questi è stato il continuo evolversi, nella forma e nei contenuti, dei libri di testo di italiano. Oggi i manuali di letteratura e le grammatiche delle scuole superiori condividono con quelli delle altre discipline il destino della progressiva smaterializzazione, che sembra aver messo in moto processi non del tutto definibili negli effetti didattici e cognitivi. In passato ci sono stati momenti contrassegnati da ripensamenti e ristrutturazioni del libro di testo, coincidenti con riflessioni teoriche di grande respiro. Negli ultimi dieci anni, la comunicazione digitale ha moltiplicato le occasioni di scrittura; al contempo, però, ha messo in crisi la stabilità, l’autorialità e la stessa fisicità del testo dell’homo tipographicus, cioè i suoi caratteri costituenti. Proprio in questa circostanza l’insegnamento della comprensione del testo tradizionalmente inteso deve essere un obiettivo che l’istituzione scolastica si assume con maggiore impegno e coerenza, per garantire agli studenti la possibilità di orientarsi e di operare, in futuro, nel mondo degli adulti. L’esigenza è indifferibile. Il rilevamento delle competenze di lettura dei quindicenni italiani operato dall’OCSE manifesta un cronico squilibrio territoriale a tutto sfavore del Sud. L’obiettivo di trovare soluzioni per colmare tale disparità è stato perseguito negli anni dalla Regione Campania secondo diverse modalità operative. In questa felice occasione, l’opportuna iniziativa delle istituzioni locali è consistita nel sollecitare le Università a progettare e realizzare interventi didattici adeguatamente finanziati: di quelli ideati e coordinati presso il Dipartimento di Studi Umanistici della “Federico II” si dà qui un articolato resoconto. Questo proposito di interesse complessivo ha accompagnato l’idea progettuale di base e ha in qualche modo guidato la creazione delle pratiche didattiche utilizzate. In estrema sintesi, si è puntato all’obiettivo di realizzare e programmare attività che eliminassero quei confini invisibili interni al curriculum scolastico che causano discontinuità nei processi formativi e un’eccessiva provvisorietà degli effetti: si è lavorato, insomma, per dare un piccolo contributo a formare persone che in futuro possano percepire quanto sia creativa l’ironia di chi ha rubricato tra le regole per scrivere bene una frase come “Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni” (U. Eco).