“Dum faciles versus oblectant”, sulle egloghe latine di Boiardo

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“Dum faciles versus oblectant”, sulle egloghe latine di Boiardo

Meglio noto per il poema cavalleresco L’inamoramento de Orlando e per il canzoniere petrarchesco Amorum libri tres, Matteo Maria Boiardo fu anche autore dei Pastoralia (1463-1464), una silloge di dieci egloghe latine. Qui si propone uno studio complessivo dell’opera nel suo duplice aspetto encomiastico e amoroso. All’analisi retorico-strutturale di passi scelti, con relative annotazioni filologiche, si affianca un’indagine intertestuale tesa a evidenziare le fonti antiche – soprattutto virgiliane – e rinascimentali (in particolare, Tito Vespasiano Strozzi).

Autore

John Butcher è ricercatore di letteratura comparata presso l’Accademia di studi italo-tedeschi / Akademie deutsch-italienischer Studien, Meran(o). In seguito a una prima fase di ricerca legata alla letteratura italiana postunitaria (monografie su Eugenio Montale, Domenico Rea, Vittoria Aganoor Pompilj e Domenico Gnoli), dal 2011 si interessa prevalentemente dell’Umanesimo italiano da Petrarca a Poliziano. In particolare, si occupa della poesia in lingua latina del Quattrocento e dei rapporti intercorsi tra gli umanisti e la Grecia. In tale ambito, oltre a saggi su Matteo Maria Boiardo e Giovanni Pontano, ha all’attivo una breve monografia intorno alla poesia di Gregorio Tifernate. Di recente ha curato la pubblicazione di Francesco Maria Staffa, Delle traduzioni dal greco in latino fatte da Gregorio e da Lilio Tifernati (Umbertide, 2016).