Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.
ULTIMI EVENTI
"L'emigrazione da Casalnuovo"
23 Marzo 2024 - Palazzo Salerno Lancellotti Ateneo, via XXV Luglio, 41 - Casalnuovo (NA) - ore 16,30
---------------------------------------------------------------------------------------------
"Intelligenza artificiale e giornalismo: sfide e opportunità"
26 Marzo 2024 - Sindacato Unitario dei Giornalisti - vico Monteleone, 12 - primo Piano - Napoli - ore 15,00
Ritrarre dal vero - Studi su Gerolamo Rovetta romanziere
ISSN 2611 - 1489
Lingua: Italiano
Editore: Paolo Loffredo Editore Srl
Descrizione
Ritrarre dal vero
Studi su Gerolamo Rovetta romanziere
In una conversazione/intervista rilasciata all’altezza del 1903, Ge¬rolamo Rovetta – ormai al culmine della sua maturità artistica – consegnava al romanzo il valore testamentario della propria conce¬zione di poetica, riconoscendo a quel genere letterario la capacità di mantenere ‘intatta’ nel tempo – rispetto al dramma o alla commedia – l’autenticità e l’interezza della sua portata teorica. Può dunque sorprendere come per lungo tempo la storiografia letteraria abbia lasciato non poche zone d’ombra sulla produzione romanzesca ro¬vettiana: zone d’ombra che il presente volume intende contribuire a dilucidare, reinterrogando – sulla scorta dei più accreditati studi sul verismo – opere che hanno riscontrato nel pubblico di fine Ot¬tocento notevole fortuna (Mater dolorosa; Le lacrime del prossimo; La Baraonda), ma anche romanzi considerati ‘minori’ dalla critica (Il processo Montegù; Il primo amore; L’idolo) e scritti ancora poco indagati (Gli Zulù nell’arte, nella letteratura e nella politica o arti¬coli pubblicati su riviste). Ad emergere è una rappresentazione a cui «basta ritrarre con sincerità», dal ‘vero’: una rappresentazione «fredda, ghiacciata, limpida», immersa nel flusso incessante della vita moderna, in cui non c’è modo di giungere a risultanze narrative ottimistiche e risolutrici, che conchiudano da parte di Gerolamo Rovetta la ricerca inesausta di un senso storico-esistenziale..
Autore
Rosanna Lavopa, già assegnista di ricerca in Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lettere Lingue Arti dell’Università degli Studi di Bari, si occupa prevalentemente di temi e forme della cultura letteraria sette-otto¬centesca; in particolare ha pubblicato saggi su Francesco Cassoli, Ludovico Savioli Fontana, Ermes Visconti, Carlo Giuseppe Londonio ed una mo¬nografia dal titolo L’utopia del bello. Discussioni e polemiche classico-ro¬mantiche (Pensa MultiMedia, 2015). Ha condotto, inoltre, studi e ricerche d’archivio sul Novecento, collaborando dal 2014 al 2017 al progetto PRIN “Carte d’autore on line” e pubblicando un ampio contributo sul carteggio inedito di Tommaso Fiore («Il mondo che noi vogliamo creare»: l’impegno critico-letterario di Tommaso Fiore. Tra utopia e realtà, 2018). Da tempo ha esteso i suoi interessi di ricerca al pensiero e alla scrittura degli illuministi meridionali, quali Antonio Genovesi, Carlo Salerni e Melchiorre Delfico.