Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.
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Per la valorizzazione del patrimonio culturale della Campania – Il contributo degli studi medio e neolatini
ISSN 2611-2795
Lingua: Latino, Italiano
Editore: Paolo Loffredo Iniziative Editoriali Srl
Descrizione
Anteprima Libro
Recensione da "Museum Helveticum - Université de Lausanne"
Per la valorizzazione del patrimonio culturale della Campania. Il contributo degli studi medio-e neo-latini
L’idea di allestire il presente volume è nata dall’esigenza di mettere a fuoco alcuni fra i complessi rapporti esistenti fra patrimoni materiali ed immateriali della cultura – una tematica cardine nella ricerca umanistica degli ultimi decenni – ma anche dalla volontà di meditare sul contributo che gli studi medio-e neo-latini hanno dato e possono ancora dare nell’ottica della valorizzazione del territorio. A tale scopo si è focalizzata l’attenzione sul patrimonio culturale della Campania che, con la sua variegata ricchezza, sia materiale, sia immateriale, e col suo esser divenuto centro e crocevia di molteplici ed importanti tradizioni, si presta a fornire interessanti spunti per ogni genere di ricerche e dibattiti. Così, ha trovato luogo qui, sotto una medesima copertina, una variegata miscellanea di saggi che mirano a sottolineare come la letteratura in generale ed in particolare quella medio-e neo-latina manifestino un’intrinseca capacità, nella loro qualità di patrimonio immateriale della cultura, di spiegarne ed al tempo stesso valorizzarne i patrimoni materiali all’interno di un processo osmotico che non può prescindere da nessuno degli elementi in gioco e, men che mai, dall’ambito del territorio in cui quei patrimoni abbiano preso forma ed abbiano trovato la loro naturale collocazione.
Autore
Giuseppe Germano insegna Letteratura Latina Medievale e Umanistica all’Università degli Studi di Napoli Federico II, ove ha ricoperto l’incarico di Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Filologia Classica, Cristiana e Medievale-Umanistica, Greca e Latina e dove ora svolge la funzione di Coordinatore del Corso di Studi Magistrale in Filologia, Letterature e Civiltà del Mondo Antico. Responsabile di accordi di cooperazione con istituzioni internazionali, ha preso parte a numerosi progetti di ricerca. Autore critico ed esegeta di testi mediolatini, conduce le sue indagini filologico-letterarie intorno a molteplici interessi, fra i quali spicca quello sull’Umanesimo a Napoli in epoca aragonese.