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Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.

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…ODI UN NON SO CHE …


ISBN: 979-12-81068-08-7
ISSN 2283-4281
Lingua: Italiano
Editore: Paolo Loffredo Iniziative Editoriali Srl
Prezzo di vendita34,50 €
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…ODI UN NON SO CHE …
INTORNO ALL’IBRIDAZIONE DI TRADIZIONI E NOVITÀ NELLA GERUSALEMME LIBERATA

Con il concetto di ibridazione questo volume propone una chiave interpretativa che non mira alla consueta polarizzazione e purificazione dell’opera tassiana, ma legge la Liberata come un consapevole, complesso e dinamico intreccio di tradizioni e novità, delle dimensioni umanistiche e tridentine e, poeticamente parlando, di romanzo e poema.
Il potenziale del concetto risiede nella possibilità di cogliere tale natura della Liberata e di mettere a fuoco quei processi di combinazione e di ibridazione attivi sia nella teoria, nei Discorsi, sia nella prassi, nell’opera, senza necessariamente istituire una gerarchia tra due poli tradizionalmente ritenuti opposti. Dopo aver ripercorso criticamente le teorie del genere epico e romanzesco nelle poetiche cinquecentesche, l’interesse di ricerca verte sulla trattatistica tridentina. Con l’analisi dei trattati sulla predicazione e sull’arte figurativa emerge ciò che nel volume è definito con il termine flessibilità. Tale flessibilità non può non aver influito sulla letteratura profana e sulla Liberata, che risulta così essere il singolare e ‘novatorio’ progetto di una epopeia sovratemporale, in cui le diverse codificazioni e tradizioni non vengono differenziate e gerarchizzate dal poeta, bensì ibridizzate e integrate.
Ne deriva un’epopeia di validità globale che, nella sua stessa concezione di classicità, intende superare le storiche coppie oppositive romanzo e poema e i rispettivi scenari conflittuali.

Autore

Maria Debora Capparelli (Cosenza, 1989) si è formata alla Ruhr-Universität di Bochum, presso cui attualmente lavora come ricercatrice in Letteratura italiana. I suoi studi si concentrano sulla teoria della letteratura e sulla poesia epica rinascimentale. Ha pubblicato diversi articoli su Torquato Tasso e sul genere del romanzo (apparsi nella rivista «Romanische Studien», Beihefte 3, 2020; «Working Papers der FOR 2305 Diskursivierungen von Neuem», 14, 2019 e nel volume Reformation(en) in der Romania. Zur Frage der Interkonfessionalität in den romanischen Literaturen der Frühen Neuzeit, curato da Daniel Fliege e Rogier Gerrits, Heidelberg, Winter, 2020) e ha curato insieme a Giuseppa Sgrò-Ivančev e Rosemary Snelling-Gőgh il catalogo di una collezione di manoscritti, traduzioni, commenti ed illustrazioni della Commedia dantesca in possesso della città di Langenberg (750 Jahre Dante im Spiegel der Langenberger Dante-Sammlung, Verlag 3.0, 2016).

 

 


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