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Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.

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Mosaic – Fuori tema – Inglesi e cinema


ISBN: 978 88 99306 84 7
ISSN 2611-1470
Lingua: Italiano
Editore: Paolo Loffredo Iniziative Editoriali Srl
Prezzo di vendita15,00 €
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Anteprima Libro

Fuori tema. Inglesi e cinema

Se il saggio d’apertura, dedicato al critico romantico William Hazlitt e alle sue riflessioni su associazioni corporative e popolo, si limita ad evocare ripetutamente il pensiero di Niccolò Machiavelli (utile depaysement, pensando all’attuale delegittimazione dei partiti politici tradizionali e all’affermazione del populismo), gli altri contributi del volume hanno più esplicitamente un taglio comparatistico. Le pagine dedicate a Walter Savage Landor e Vittorio Alfieri, a Edward Montague Compton Mackenzie ed Émile Zola, ad Aldous Huxley e Carlo Emilio Gadda, a James Joyce e Wilkie Collins, hanno tutte il profilo di una lettura ‘doppia’: letture che incrociano autori e lingue diverse fra Otto e Novecento, sul filo di echi e citazioni che sempre privilegiano la prosa e la cultura anglosassone come punto di partenza e d’arrivo.
La seconda metà del volume è occupata in gran parte da un ampio repertorio dedicato ancora a Joyce. Ora però lo scrittore irlandese non è più letto in coppia con un altro romanziere, bensì indagando il suo rapporto con il cinema.
Anche i due saggi successivi si occupano dei rapporti fra scrittura e cinema, poiché prendono in esame il lavoro di due sceneggiatori e quello di un regista che era anche famoso letterato. Il lavoro di Hanns Kräly per Ernst Lubitsch fra anni Venti e Trenta, quello di Charles Bennett per Alfred Hitchcock negli anni Trenta.

Autore

Rinaldo Rinaldi è nato a Torino nel 1951, ha insegnato Lingua e Letteratura Italiana dal 1978 al 1994 presso la Rijksuniversiteit di Groningen (Olanda). Dal 1995 è Professore ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Parma. Dirige la rivista elettronica Parole rubate. Rivista internazionale di studi sulla citazione / Purloined Letters. An International Journal of Quotation Studies sul sito www.parolerubate.unipr.it. Ha studiato la letteratura italiana dell’Umanesimo e Rinascimento, del Settecento, dell’Ottocento e del Novecento; autori come Leon Battista Alberti, Niccolò Machiavelli, Vittorio Imbriani, Filippo Tommaso Marinetti, Carlo Emilio Gadda, Pier Paolo Pasolini, Georges Perec; temi di letteratura comparata come il paesaggio di montagna e la citazione, con particolare attenzione alla letteratura francese e inglese.


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