Il corpo del dialogo
ISSN: 2611-3562
Lingua: Italiano, Greco
Editore: Paolo Loffredo Editore Srl
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Recensione - "Bryn Mawr"
Il corpo del dialogo. Una teoria della comunicazione a partire dal protagora di platone e dal corpus hippocraticum
Il Protagora presenta una struttura complessa per forma e contenuto ed è l’elaborata mise en scène di un dialogo tra Socrate e il sofista di Abdera. Uno dei temi di questo dialogo è il dialogo stesso come forma di comunicazione opposta all’incanto prodotto dai discorsi dei sofisti. In quest’opera il dialogos socratico si oppone al logos sofistico. Ma cos’è un “dialogo”, come funziona nelle relazioni reciproche tra dialoganti e che effetti produce in chi ascolta? Nel secondo prologo del Protagora Socrate stabilisce una analogia tra i cibi del corpo e quelli dell’anima, portando il discorso sull’anima dal lato di un determinismo psichico che mette in guardia circa la pericolosità delle tecniche sofistico-retoriche di chi, come Protagora, si professa capace di insegnare l’arte di parlare, di possedere la techne ton logon. Questo studio prende le mosse proprio a partire dall’analogia tra corpo e anima e segue questa prospettiva di analisi, una tra le molte, mettendo in evidenza il tentativo platonico di costruire una “scienza del dialogo” in analogia con la “scienza dei corpi”, la medicina.
Sul dialogo, inteso come oggetto di analisi, si innesta la questione della medicina dell’anima, tema che attraversa – si può dire – l’intera produzione platonica. Da questo punto di vista, si confrontano tre “saperi”, l’arte della sofistica della medicina e del dialogo, saperi che si richiamano a vicenda nel Protagora e più in generale nella filosofia platonica. Dai confronti testuali tra vari dialoghi platonici e i trattati medici del Corpus hippocraticum emerge un’immagine del dialogo come pratica comunicativa “sana”, che permette di riconoscere la corretta fisiologia dell’anima, del parlare e della città, e più in generale di individuare, tra le righe, quel “medico dell’anima” che solo è in grado di portare alla homologia le istanze psichiche di ogni individuo, gli interlocutori di un dialogo e i cittadini di una comunità politica che è innanzitutto comunità di parlanti e di ascoltatori.