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Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.

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Le verità di una cultura


ISBN: 978 88 32193 15 2
ISSN 2611 - 1489
Lingua: Italiano
Editore: Paolo Loffredo Editore Srl
Prezzo di vendita13,00 €
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Anteprima Libro

Le verità di una cultura

Gli autori di cui in questo libro si dilucidano alcune poetiche o retoriche da - Domenico Mauro ad altri romantici calabresi, da De Sanctis ad Antonio Labriola, da Verga a De Roberto e Pirandello – non sono propriamente esponenti di una «questione meridionale» riposta ormai nei cassetti di un oblìo collettivo: sono artisti o storici della letteratura o filosofi, i cui stili di pensiero si sommuovono tra i poli contrapposti di un’accesa passione civile o di un amaro disincanto, a fronte di una condizione lunga e peculiare del Mezzogiorno nell’Ottocento.
È una condizione sociale e politica segnata – sotto il dominio borbonico prima, quindi nelle maglie dello Stato post-unitario – da penose arretratezze, da mentalità chiuse e retrive, da trasformismi, da corruzione.
Orbene, al di là di ogni idea di un presunto «ritardo», quelle poetiche o scritture, intese a dichiarazioni oppositive alla tavola dei valori dominanti e volte a un dialogo serrato e dignitoso con la cultura europea, disvelano uno sguardo critico e severo sulla società e le politiche del tempo: con densi effetti di verità.
Certo, quel sofferto «pensiero meridiano» potrebbe apparire lontano e distante dalle sensibilità oggi più diffuse: e tuttavia esso non solo continua a richiedere un interesse storiografico serio, ma probabilmente consegna a noi – immersi con qualche inerzia in un confuso presente – una lezione di singolare intensità. È una lezione di cultura critica che non dovrebbe andare dispersa.

Autore

Pasquale Guaragnella, già professore di Letteratura Italiana nella Università degli Studi di Bari Aldo Moro, è stato, nel corso della sua carriera professionale, Preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere; Direttore del Centro linguistico d’Ateneo; Direttore del Centro interuniversitario di Storia della scienza. Ha tenuto corsi d’insegnamento e cicli di lezione presso numerose università argentine ed europee, soprattutto in Germania, in Polonia, nei paesi dell’area interadriatica. Pure con l’impegno di divulgatore della lingua e cultura italiana all’estero ha ricoperto la carica di Presidente dell’IRRE-Puglia e di Segretario dell’ADI (Associazione degli Italianisti). Codirige collane editoriali di studi e testi di letteratura italiana.
Si è occupato di autori e di storia della letteratura italiana moderna, prevalentemente in ambito secentesco: pubblicando libri e saggi su Galileo e Benedetto Castelli, su Guido Casoni e Giambattista Basile, su Traiano Boccalini e soprattutto su Paolo Sarpi (con Il servita melanconico, FrancoAngeli; con L’arte di ben pensare, Donzelli). Si è occupato inoltre di prosatori o narratori moderni come Antonio Labriola, De Roberto, Pirandello: gli studi relativi sono compresi ne Il pensatore e l’artista (Bulzoni) o ne I volti delle emozioni (Società Editrice Fiorentina), ma altresì in Scrittori in franchigia. La Grande Guerra in Pirandello Ungaretti De Roberto Sbarbaro (Progedit). Elio Vittorini è un altro autore cui ha dedicato un lungo impegno critico.
Da tempo ha esteso i suoi interessi di ricerca alla storia della cultura meridionale del Settecento, pubblicando un libro dal titolo «È delle parole, quel che dei colori». La ragione retorica da Giambattista Vico a Gaetano Filangieri (FrancoAngeli).


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