Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.
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Dante e l’Umbria - L’Umbria e Dante
ISBN 978 88 32193 73 2
Lingua: italiano
Editore: Paolo Loffredo Editore Srl
Descrizione
Dante e l’Umbria - L’Umbria e Dante
Atti del Convegno di studi
Acquasparta, Palazzo Cesi, 2-3 ottobre 2020
D’intesa con il Comune di Acquasparta l’Associazione culturale «La Cartadue» ha promosso il Convegno «Dante e l’Umbria. L’Umbria e Dante», in occasione del settimo centenario della morte del poeta e in considerazione del fatto che Acquasparta è una delle località menzionate nella Divina Commedia.
I dieci saggi qui raccolti ripropongono le relazioni tenute da docenti universitari nella prestigiosa sede di Palazzo Cesi. Essi vertono su una linea tematica ben congegnata. Nella prima parte sono trattati argomenti danteschi correlati alla storia umbra: il De vulgari eloquentia (Emiliano Picchiorri) per delineare il quadro geolinguistico dell’Italia mediana (Silvia Capotosto), il san Francesco di Dante (Roberto Mercuri), messo anche a confronto con quello della storia (Fabio Dainotti), Matteo d’Acquasparta (Irene Chirico), santa Chiara (Elena Landoni), san Benedetto (Sara Ferrilli). Nella seconda parte vengono presentati autori umbri che hanno dedicato una parte dei loro studi a Dante: Francesco Torti (Giancarlo Rati), Luigi Valli (Raffaele Giglio) e Aldo Capitini (Sandro Gentili).
Autore
Giancarlo Rati ha insegnato Letteratura italiana del Rinascimento – prima nella romana “Sapienza” e poi a “Roma Tre”– dal 1983 al 2007. Ampio lo spettro del suo lavoro di ricerca, in cui assumono particolare rilievo gli studi danteschi. Delle sue pubblicazioni si segnalano i volumi Francesco Torti antipurista e ‘novatore’ (Bergamo, Minerva Italica, 1978), Paolo Rolli nella storia della critica (Res Tudertinae 1982), Saggi danteschi e altri studi (Roma, Bulzoni, 1988), La pietà negata. Letture e contributi danteschi (Roma, Bulzoni, 2000), La polemica intorno a L’Italiade e altri saggi su Angelo Maria Ricci, Roma, Bulzoni, 2007. Da menzionare anche le sue edizioni commentate della Corrispondenza di Monteverde di Francesco Torti, in due voll. (Perugia, Fabrizio Fabbri Editore, 2002) e del Galateo di Giovanni della Casa (Roma, Newton Compton, 1993). Si deve infine allo studioso il progetto della Lectura Dantis Interamnensis – una “lectura” della Commedia per personaggi – di cui ha curato la pubblicazione, in cinque volumi, presso Bulzoni (2006-2013).