Paolo Loffredo, sesta generazione di una numerosa famiglia di editori e librai impegnata dalla fine dell'Ottocento nella produzione e diffusione di libri, nel 2012 crea la nuova sigla editoriale Paolo Loffredo Editore. La sede storica è stata fino agli anni '80 nel cuore del centro storico di Napoli in via San Biagio dei Librai, Decumano inferiore e nota anche con il nome di SpaccaNapoli. Giuseppe Loffredo decide poi a inizio Novecento di affiancare alla vendita dei libri la produzione editoriale, che si afferma definitivamente nel secondo dopoguerra con la pubblicazione di manuali per l’Università e per la Scuola che riescono ad imporsi presto in tutta Italia.
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Il maestro ZT in Puglia
ISSN :
Lingua : Italiano
Editore : Paolo Loffredo Iniziative Editoriali Srl
Descrizione
Il maestro ZT in Puglia
Bagliori cromatici di un pittore del Cinquecento
Ogni quadro nasconde una storia, ogni storia è fatta per essere raccontata. Il presente contributo si prefigge un solo obiettivo: promuovere e realizzare l’intelligenza ampia e profonda dei capolavori del nostro monogrammista Z.T. Pittore da rivalutare, con opere che sono sintesi sublime di fantasia, originalità e versatilità: basti osservare la singolare sequenza pittorica di Alezio (LE). Siamo all’apice dell’arte cinquecentesca in Puglia e Basilicata, e il Mu.Di.GRA. Benedetto XIII di Gravina in P. (BA) è scrigno di riconosciuta salvaguardia del costante mecenatismo degli Orsini - Del Balzo. Custodisce opere degne di essere raccolte, studiate e fatte conoscere.
La cartella dell’artista diventa lo strumento necessario per la storicizzazione dell’attività del nostro Maestro, per comunicare il valore delle sue opere, per ravvivarle ed evitare che il tempo le condanni all’oblio.
Lo studio rivolge un’attenzione particolare ai dipinti a tempera su sargas raffiguranti L’Annunciazione, San Pietro e San Paolo, manufatti del XVI sec. di fattura e committenza da definire.
In Appendice il lettore si imbatte in un dirompente arricchimento artistico con l’opera lignea policroma della Santa Lucia ed il suo estofado spagnolo di stupefacente e inedita fattura. Vi trova anche lo studio tecnico e simbologico della cinquecentesca tela a olio della Resurrezione, eseguita probabilmente non dal solo Antonio Stabile.
Chiude la seconda parte un dipinto ad olio su tela dell’Ecce Homo, dallo stilema catalano, di artista
ignoto, che potrebbe aver lasciato la sua firma proprio nella tecnica compositiva.